<![CDATA[ Médio Oriente: Oposição israelita classifica como "desastre" plano para ocupar Cidade de Gaza ]]>
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Venerdì il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha dichiarato che la decisione del governo israeliano di occupare Gaza City, dove vive un milione di persone, "è un disastro che porterà a molti altri disastri".

Il leader dell'opposizione israeliana critica il piano per Gaza AP Photo/Jacquelyn Martin
Lapid ha dichiarato sul suo account social X che la decisione del governo israeliano è "in totale contraddizione con l'opinione dell'esercito e dei funzionari della sicurezza" e che non tiene conto "dell'usura e dell'esaurimento delle forze combattenti".
Il leader dell'opposizione ha ritenuto che i due ministri israeliani ultranazionalisti e coloni, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, abbiano spinto il primo ministro Benjamin Netanyahu a prendere una decisione che "richiederà mesi" e "porterà alla morte degli ostaggi e di molti soldati".
Inoltre, ha affermato, questo piano "costerà ai contribuenti israeliani decine di milioni e porterà a un collasso politico".
"Questo è esattamente ciò che Hamas voleva: che Israele rimanesse intrappolato in un territorio, senza uno scopo, senza definire le prospettive per il giorno dopo, in un'occupazione inutile di cui nessuno capisce dove porta", ha affermato.
Questa mattina il gabinetto di sicurezza del governo israeliano ha dato il "via libera" al piano militare proposto da Netanyahu per occupare Gaza City, nel nord dell'enclave, dove vive un milione di persone.
Parlando alla stazione televisiva statunitense Fox News prima della riunione del governo, Netanyahu ha affermato che il suo obiettivo è quello di occupare l'intera Striscia di Gaza, ma che non intende mantenerla o governarla, bensì mantenere un "perimetro di sicurezza" e consegnarla alle "forze arabe che la governano" senza minacciare Israele e senza Hamas.
Le forze armate hanno mostrato riluttanza nei confronti di questo piano, poiché comporterà operazioni in luoghi in cui sono tenuti ostaggi israeliani [Israele stima che 20 ostaggi siano ancora vivi e 30 morti], e permane il timore che le milizie palestinesi a Gaza li giustizino di fronte all'avanzata delle truppe, come già accaduto alla fine di agosto 2024 con sei prigionieri, ritrovati il 1° settembre.
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